Ricetta facilissima del tiramisù con le uova cotte che da anni utilizzo per preparare questo cremoso dessert tutto italiano e dal gusto inconfondibile. Uova cotte per ragioni di igiene, e il gusto a mio avviso è ancora più buono e intenso. In pratica andremo a preparare una piccola crema pasticcera senza aromi particolari. In questa ricetta personale, troverete anche la panna montata, tanto che potremmo parlare di una crema chantilly (pasticcera + panna) alla quale si aggiunge il classico mascarpone. Alla fine il risultato è meravigliosamente cremoso, con la consistenza della crema bella soffice e voluminosa.
Se può interessarvi, sul blog c'è anche la versione del tiramisù senza le uova, dove utilizzo, al posto della mini-pasticcera, una semplicissima crema bianca di farina latte e zucchero.
Quello nelle foto invece, è il goloso tiramisù che ieri sera ci ha reso tutti molto felici - e anche molto sazi - in occasione della festa della mamma. A lei, ovviamente, è andata la fetta più grande.
INGREDIENTI
(Per 6 persone - Stampo: 30 x 20 cm)- 2 tuorli
- 60 g di zucchero
- 160 g di latte
- 20 g di farina 00
- 200 g di panna fresca
- 250 g di savoiardi (o poco più)
- 25 g di zucchero a velo
- 300 g di mascarpone
- caffè forte 1 tazza abbondante
- 1 tappo di rum (facoltativo)
- cacao amaro in polvere
PREPARAZIONE
- Iniziamo con la preparazione della crema: Lavoriamo prima i tuorli con lo zucchero e una presina di sale, quindi aggiungiamo la farina setacciata, e incorporiamola bene con la forchetta o la frusta a mano.
- Versiamo il latte tiepido sopra il composto, un poco alla volta e senza smettere di mescolare; mettiamo sul fuoco a fiamma medio-bassa finché la crema non si addensa (non deve bollire). Lasciamola quindi raffreddare, mescolando ogni tanto perché non faccia la pellicola superficiale. Per accelerare i tempi possiamo immergere il recipiente in acqua fredda o con ghiaccio.
- Mettiamo il mascarpone in una ciotola, aggiungiamo lo zucchero a velo, lavoriamolo bene con una forchetta finché non diventa una crema liscia e ggiungiamolo alla pasticcera intiepidita.
- Montiamo la panna, fredda di frigo, fino a una consistenza morbida, e aggiungiamola alla crema, una cucchiaiata alla volta, con movimenti lenti dall'alto verso il basso.
- Copriamo il fondo dello stampo con un velo di crema. Inzuppiamo nel caffè amaro, al quale potremo aggiungere un tappino di rum, i savoiardi, prima da un lato e poi dall'altro per pochi secondi, disponendoli mano a mano nella teglia in modo da formare un primo strato. Copriamo con metà della crema, e ripetiamo l'operazione dei savoiardi per formare un secondo strato. Copriamo con la crema rimasta, e livelliamo con una spatola o il dorso del cucchiaio.
- Spolveriamo il tiramisù con il cacao amaro e mettiamolo in frigo a raffreddare per almeno 4 ore prima di servirlo.
CONSIGLIO PER LO STAMPO
Se siete in dubbio sullo stampo da utilizzare, come è successo anche a me le prime volte, voglio darvi un consiglio che potrebbe evitare spiacevoli sorprese. Per prima cosa, nel dubbio, meglio scegliere uno stampo o una teglietta più piccola, piuttosto che il contrario. Se infatti vi dovesse avanzare un po' di crema e qualche savoiardo, potete sempre preparare dei mini tiramisù usando dei semplici bicchieri o piccole ciotole. Cercate comunque di avere qualche savoiardo in più rispetto alle dosi indicate e fate sempre una prova delle misure dello stampo prima di cominciare.
Prendete i savoiardi (250 g se seguite le mie dosi), e provate a metterli sul fondo dello stampo per verificare quanti ve ne serviranno e come disporli per non lasciare vuoti. Vi ricordo che il savoiardo può essere tagliato in due per il lungo o in vari pezzi con un coltello, in modo da riuscire a riempire ogni spazio. Se poi dovesse rimanere anche mezzo centimetro vuoto non preoccupatevi, si riempirà con la crema e neppure ve ne accorgerete.
Mi auguro che questi consigli, certamente superflui per i più esperti, possano tornare utili a chi invece è alle prime armi e timoroso di sbagliare. Sempre meglio un consiglio inutile in più, che uno utile in meno.
Se avete anche voi un'idea pratica, e volete condividerla con noi e gli altri lettori, non esitate a lasciare un commento. Sarà molto apprezzato. Grazie e a presto!
Ottima idea, e naturalmente supergolosa, quella di farcire il tiramisù con la crema pasticcera. Ogni tanto faccio anch'io questa 'variazione' e la trovo più leggera..Ma al posto dei savoiardi che trovo troppo 'stopposi' utilizzo i Pavesini, quelli semplici, non quelli al caffè o al cocco. E il risultato è un tiramisù che viene spazzolato sino a lasciare la teglia praticamente pulita! Buona giornata ^_^
RispondiEliminaGrazie Elly, sei sempre gentile a lasciarmi un feedback, anche quando si tratta di ricette probabilmente viste e riviste. Questa cosa dei pavesini l'avevo già letta, però non ho mai provato, devo dirti che i savoiardi mi piacciono troppo :P si sa, i gusti non sono tutti uguali. Invece, un'altra variante ancora non sperimentata, è quella di sostituire i biscotti comprati con pan di spagna fatto in casa. ammetto che ogni tanto la pigrizia ha il sopravvento.
EliminaBuona giornata anche a te, bacioni!
Mmmhhh dimenticavo! Una mia amica fa il tiramisù con gli Oro Saiwa! Però io non ho mai provato ma a suoi dire è ottimo anche con quelli. Buona giornata a te e un grande abbraccio ^_^
RispondiEliminaWOW!!!!!!! :*
RispondiEliminahttp://landing-in-fashion.blogspot.com/
la crema che descrivi (quella senza uova) qui in Sicilia si chiama crema di latte e se si fa più densa ( cioè 100 g di latte e 100 di farina e poi ovviamente zucchero e tanta scorza di limone) si mette in uno stampo tanto da avere uno spessore di 3 cm e poi si taglia a cubetti , si impana nel modo classico e si frigge... credimi è deliziosa e per questo so già che le tue versioni di tiramisù sono ottime .Mi aggiungo ai tuoi sostenitori
RispondiEliminaCiao Pamy, benvenuta cara,
Eliminae grazie per il tuo commento e le informazioni interessantissime. Avevo immaginato che la crema senza uova esistesse già, ma ne ignoravo il nome e soprattutto non conoscevo la ricetta siciliana impanata e fritta. Anche se non amo questo tipo di cottura, la cosa è talmente curiosa che andrò a cercarmi la ricetta e la proverò sicuramente, su qualche "cavia" di famiglia che ama il fritto. :P
Grazie ancora, un abbraccione e buona giornata!
Caterina
RispondiEliminaL'ho fatto oggi squisiti stimo grazie per la ricetta la rifarò sempre