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11 giugno 2012

Paura della punteggiatura? Io la supero così!


Punteggiatura grammatica sintassi sono l'ABC di ogni scrittore e blogger che si rispetti ed io sono mesi che cerco di scrivere dei post interessanti e ben fatti eppure ancora non riesco a ritenermi soddisfatta del mio lavoro e sapete perché perché ho paura della punteggiatura è una cosa difficile da ammettere e devo dire che prima di ricominciare a scrivere con una certa assiduità non ci avevo mai fatto veramente caso

qualcosa mi dice che ci capiamo dopotutto siete qui e questo mi lascia intendere che anche voi come me abbiate questo piccolo handicap letterario
non è proprio una paura quanto più un'ansia da prestazione perché mettere le virgole e compagnia bella non è solo dimostrazione di correttezza sintattica ma anche di stile personale e di gusto 
è il nostro modo di respirare la vita

10 giugno 2012

Una notte da leoni - recensione banale di un film geniale



Come molti di voi sapranno, Una notte da leoni non è un film appena uscito nelle sale cinematografiche, non è per niente fresco di botteghino, anzi, per gli standard contemporanei può già considerarsi datato; ed è anche già uscito il seguito, Una notte da leoni 2. 
The Hangover - titolo originale della pellicola - è un film del 2009,  considerato da molti, sottoscritta compresa, un vero cult a tutti gli effetti.
  

23 maggio 2012

Come scrivere e finire quello che si scrive


Scrivere un libro, un racconto, un articolo, e arrivare fino in fondo.

Tutti gli scrittori vogliono poter mettere la parola fine al proprio sudato lavoro.
Eppure spesso non succede.

La sottoscritta ha sperimentato la sindrome del primo capitolo più di una volta. 
Se anche a voi è capitato, saprete bene che non basta l'idea e la voglia di mettersi alla tastiera, anche se abbiamo tutto il tempo per scrivere e qualcuno, non soltanto nostra mamma, ci ha detto che siamo bravi a farlo.

Ma noi no, ogni volta che ci viene un'idea, ci buttiamo.
Un capitolo lo abbiamo scritto, stiamo cominciando il secondo e vorremmo arrivare velocemente al finale, vedere la nostra opera compiuta e pronta per essere sottoposta al giudizio altrui.

E poi succede. Il nostro lavoro appassionato arriva a un punto di arresto.

22 maggio 2012

IL BLOCCO DELLO SCRITTORE SI SUPERA SCRIVENDO



Uno schermo bianco nel quale ci sembra di annegare. Avevamo delle idee, sembravano buone, sembravano pronte per essere fissate su quel biancore. E poi niente. Panico. Altre idee si sono sovrapposte, l'attenzione è venuta meno, abbiamo sbuffato e ci siamo alzati. 
Vi ricorda qualcosa la scena appena descritta?

Se la vostra risposta è sì allora benvenuti nel club.
Oggi parliamo del blocco dello scrittore e di come superarlo. 

Il titolo di questo post è molto esplicito, il blocco si supera scrivendo. Sì, è quello che penso. 
Volete provare?


18 maggio 2012

COME SCRIVERE BENE DANDO AL PROPRIO LAVORO UNO SCOPO PIU' PROFONDO


Scrivere un libro, un blog, uno slogan pubblicitario; qualunque sia il nostro intento, resta sempre il fatto che dobbiamo farlo bene. Oggi parliamo di come diventare bravi scrittori scrivendo per gli altri e facendolo con uno scopo più profondo, incentrato sui bisogni di chi ci leggerà, prima ancora che sui nostri.

Ho ripreso un articolo di Barrie Davenport, apparso sul famoso blog americano Write to done qualche tempo fa, nel quale l'autrice, esperta nelle tecniche di Coaching, ci spiega come e perché dare un senso di utilità al nostro scrivere.

16 maggio 2012

LA FINE DI DESPERATE HOUSEWIVES


Ieri sera, con un certo anticipo rispetto alla programmazione italiana,  ho potuto seguire l'ultimo episodio di Desperate Housewives, andato in onda sul canale americano.
E' proprio vero: il "The End" è arrivato, chiudendo definitivamente il sipario su Wisteria Lane.
Vi informo che non è mia intenzione rivelarvi il finale della storia, potete stare assolutamente tranquilli e continuare a leggere.
Scrivo questo articolo come mio personale tributo nei confronti di una serie televisiva che mi ha fatto compagnia lungo un arco temporale davvero notevole. Se qualcuno otto anni fa, mi avesse detto, che avrei seguito un telefilm per quasi un decennio, probabilmente non gli avrei creduto. Soprattutto non lo avrei fatto se me lo avesse detto mentre guardavo il primo episodio. Sì perché, ricordo benissimo la mia reazione negativa, dopo i primi cinque minuti, tanto mi sembrò sciocco, infantile, superficiale, e scontato. Eppure, un qualcosa di indefinito mi aveva inesorabilmente colpita,  passando oltre l'indifferenza del mio cervello e del mio cuore.