16 giugno 2012

CHI ERA GIUSEPPE BERTOLUCCI



E' morto oggi, a Diso provincia di Lecce, il regista e sceneggiatore   Giuseppe Bertoluccidopo una lunga malattia. 
Se n'è andato un uomo e un artista che, con passione e dedizione, ha contribuito a scrivere la storia del cinema e del teatro italiano.
Nato a Parma nel 1947, era figlio del poeta Attilio e fratello minore del regista Bernardo Bertolucci.

Grazie al fratello, con cui collaborò per "La strategia del ragno" (1970), Giuseppe Bertolucci iniziò la sua carriera  nel mondo dello spettacolo.  Poco dopo, debuttava dietro la macchina da presa con il mediometraggio "I poveri muoiono prima" (1971), seguito dal film per la Tv "Andare e venire" (1972).
Nel 1976 scrive la sceneggiatura di "Novecento", diretto poi dal fratello Bernardo, un film imponente, sulla lotta di classe contadina, pervaso da un forte realismo cui si incastonano scene di pura poesia. 

Di questo film ho fortissimi ricordi, forse perché lo vidi insieme ai miei compagni di liceo, con un professore bigotto che non riusciva a non scandalizzarsi davanti alla minima scena di nudo della pellicola. Credo che ci divertissimo a deriderlo, in fondo eravamo ragazzi!

Tornando alla biografia, arriviamo all' 1977, quando Bertolucci esordisce alla regia di un lungometraggio con "Berlinguer, ti voglio bene", trasposizione cinematografica dello spettacolo di Roberto Benigni.

Nel 1979, firma "Oggetti smarriti", una pellicola di assoluta originalità nell'ambito del nostro panorama cinematografico. 
Dopo un film-inchiesta commissionato dal PCI, "Panni sporchi" (1980), ed un nuovo lavoro per la televisione, Giuseppe torna al cinema con "Segreti segreti"(1984): scritto assieme a Vincenzo Cerami, interpretato da uno stuolo di bravissime attrici tra cui Lina Sastri, Giulia Boschi e Stefania Sandrelli. 
Dopo "Tutto Benigni dal vivo" dell'86, gira "Strana la vita" (1987), dall'omonimo romanzo di Giovanni Pascutto, a cui segue "I cammelli" (1988).

Nel 1989 è la volta di "Amori in corso", e nel 1994 di "Troppo sole" (1994). 

Infine, dopo "Il dolce rumore della vita" (1999) con Francesca Neri e "L'amore probabilmente", che descrive le avventure amorose di una giovane attrice, realizzava il documentario "Pasolini prossimo nostro" (2006).
Bertolucci fino al gennaio 2012 è stato presidente della Cineteca di Bologna.

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